Storia del tatuaggio giapponese
L'arcipelago giapponese, isolato dal resto del mondo e dai popoli stranieri per migliaia di anni, offre un'affascinante espressione artistica e una cultura unica nel suo genere. L'interesse spontaneo per le sue manifestazioni artistiche è inevitabile.
Come accadde per il resto del mondo, la storia del tatuaggio giapponese affonda le sue radici nell'antichità, quando le tribù indigene dell'arcipelago giapponese utilizzavano i tatuaggi come segno di status e appartenenza tribale. I simboli tatuati avevano anche valenza spirituale, e venivano usati come talismani contro gli spiriti maligni.
Periodo Jōmon: le prime fonti
Le origini dello stile di tatuaggio giapponese sono antiche e, in parte, avvolte nel mistero, soggette a diverse ipotesi. Le prime tracce risalgono al periodo Jōmon, che si estese dal 12000 al 300 a.C., con un focus particolare sul medio/tardo Jōmon, compreso tra il 2500 e il 300 a.C. Durante questo periodo, fiorì la produzione di dogū 土偶, particolari manufatti in terracotta dalla forma antropomorfa. Si ritiene che alcuni di questi manufatti potrebbero aver rappresentato figure tatuatrici o elementi legati alla pratica dei tatuaggi stessi, sebbene le prove siano sottili e oggetto di speculazioni.
Successivamente, nel periodo Yayoi (300 a.C. - 300 d.C.), i tatuaggi iniziarono a emergere come segni distintivi di status sociale e fertilità. Durante questa epoca, la società giapponese stava attraversando un periodo di cambiamenti significativi, e i tatuaggi diventarono una parte integrante della loro cultura. Furono utilizzati per identificare l'appartenenza a una tribù, il livello sociale o addirittura come talismani per favorire la fertilità e proteggere dai mali spirituali.

L'Evoluzione dei tatuaggi giapponesi attraverso i secoli
Nel corso dei secoli, il tatuaggio giapponese ha subito un'evoluzione significativa, influenzata da cambiamenti culturali e sociali. Uno dei punti di svolta avvenne quando la famiglia imperiale giapponese dismise le dinastie dei samurai. Da quel momento in poi, il tatuaggio divenne associato all'immagine della criminalità, specialmente con il noto nome della Yakuza, un'organizzazione criminale giapponese.
In epoca moderna, il tatuaggio in Giappone divenne un simbolo di appartenenza ai gruppi fuorilegge e criminali, noti come yakuza. Questi tatuaggi venivano utilizzati per indicare il rango all'interno della gerarchia criminale. In questo periodo, i tatuaggi giapponesi si trasformarono ulteriormente, diventando sempre più elaborati e dettagliati. Emerse un particolare interesse per i tatuaggi dei samurai, che divennero estremamente popolari. Questi tatuaggi spesso presentavano motivi che richiamavano la natura, gli animali, la mitologia e la religione, creando opere d'arte corporea di straordinaria complessità e bellezza.
Questa metamorfosi rappresenta un importante capitolo nella storia dei tatuaggi giapponesi, poiché da un segno di status tribale divennero simboli di appartenenza e rango nella sottocultura criminale. Se desideri ulteriori dettagli o informazioni su altri sviluppi nella storia dei tatuaggi giapponesi, non esitare a condividerli.
La rinascita del tatuaggio giapponese nel XX secolo
Nel corso del XX secolo, il tatuaggio giapponese sperimentò una nuova rinascita che lo portò a riconquistare il suo status di arte e forma d'espressione. Questa rinascita fu favorita dalla diffusione della cultura popolare giapponese e dall'interesse crescente verso l'estetica e la filosofia orientale.
Fortunatamente, nel tempo questa complessa e affascinante forma d'arte ritornò ad essere apprezzata e praticata anche tra i tattoo amatori. Questo revival contribuì a preservare e promuovere la tradizione dei tatuaggi giapponesi, consentendo loro di evolversi e adattarsi alle esigenze del mondo moderno.
Oggi, il tatuaggio giapponese è diventato uno stile di tatuaggio molto popolare in tutto il mondo, grazie alla sua bellezza e alla sua complessità. I tatuatori giapponesi moderni utilizzano tecniche avanzate per creare tatuaggi che riproducono fedelmente i motivi tradizionali, mantenendo intatte le radici culturali e storiche. Allo stesso tempo, sanno anche innovare, creando nuovi disegni che si ispirano alla cultura e alla storia giapponese, portando lo stile in direzioni sempre più creative.
Questa rinascita e l'evoluzione dei tatuaggi giapponesi nel XX secolo rappresentano un capitolo significativo nella loro storia, mostrando come un'antica tradizione artistica abbia continuato a influenzare e ispirare l'estetica contemporanea in tutto il mondo.

How to Irezumi (入れ墨)
Etimologia
In giapponese, ci sono vari termini per descrivere il tatuaggio, riflettendo i diversi usi storici, come scopo decorativo, penale o come promessa tra le cortigiane dell'era Edo e i loro clienti speciali. I due stili predominanti sono chiamati Irezumi e Horimono:
- Irezumi: Questo termine può essere scritto sia in katakana イレズミ che in kanji 入 墨. Deriva da "ireru" 入れる (inserire) e "sumi" 墨 (inchiostro).
- Horimono: Deriva da "horu" 彫る (incidere) e "mono" 物 (usato per sostantivare, significa oggetto o cosa). Talvolta, viene anche utilizzata la parola "tatū" タトゥー, derivante dall'inglese "tattoo," per indicare tatuaggi che si discostano dallo stile tradizionale giapponese.
La creazione di un tatuaggio giapponese irezumi è un processo che richiede notevole abilità e precisione da parte del tatuatore. Tuttavia, il risultato finale è un'opera d'arte unica e altamente apprezzata. Se desideri ottenere un tatuaggio giapponese irezumi, è fondamentale trovare un tatuatore esperto e di alta qualità, in grado di padroneggiare queste tecniche con maestria.
Scegliere il tatuatore giusto
Se sei interessato a ottenere un tatuaggio giapponese, è essenziale trovare un artista esperto in questo stile. Dedica del tempo a studiare i loro lavori precedenti, esamina il loro tratto e assicurati che siano in grado di realizzare l'opera d'arte che desideri. La scelta del tatuatore giusto è fondamentale, cercalo qui.